Le stelle del novarese: i ristoranti gourmet della provincia
“E quindi uscimmo a riveder le stelle”, disse Dante ammirato, osservando il cielo notturno durante il suo percorso in rima verso il Paradiso.
Ricerchiamo anche noi la stessa poetica espressione colma di meraviglia e di paradisiaca estasi, ma – a differenza del Sommo Poeta – inoltrandoci in un viaggio ben diverso: quello alla scoperta del novarese e dei suoi ristoranti stellati.
Stella in cucina, star in tv
Brilla di luce propria – e per effetto dei riflettori televisivi – la prima grande stella della provincia di Novara che vi presentiamo. Sì, parliamo di lui, Antonino Cannavacciuolo: una stella Michelin per il suo Cannavacciuolo Cafè & Bistrot sito a Novara e ben due stelle Michelin per il suo ristorante di Villa Crespi, lussuosa location sul Lago d’Orta.
Scopriamo insieme questi due eden gastronomici. Nel capoluogo di provincia vengono rivisitati sapori mediterranei in modo creativo e moderno: è possibile ad esempio cominciare a sognare con un’ouverture a base di capesante scottate, rape in agro di lamponi ed emulsione di scalogni, gustare poi del risotto con pomodoro giallo al forno, scampi di Sicilia e cipolla tostata, proseguire con un raviolo tondo con ossobuco alla milanese e limone grigliato per poi passare a note esotiche con del rombo chiodato con burro, pannocchia grigliata e amchoor e infine concludere la nostra esperienza con un pre-dessert e un dolce speciale.
A Orta San Giulio, invece, si combinano Campania e Piemonte – la terra d’origine e la regione d’adozione di Cannavacciuolo – in creazioni dall’alta cura estetica: difficile scegliere tra le due degustazioni “Carpe Diem” e “Itinerario dal sud al nord Italia”.
Una meta costellata d’amore e poesia
Quello che per molti è riconosciuto come “il più romantico lago d’Italia” ci invoglia a trattenerci ancora ad ammirare le sue placide acque e le tonalità acquerello dei suoi borghi.
È davvero un luogo magico, specialmente per una vacanza in coppia.
Restiamo quindi nella località lacustre che ci ha ammaliato e prenotiamo presso il posto perfetto per una cena per due: la Locanda di Orta, una stella Michelin.
Soli due coperti sul terrazzino esterno: oltre il florido glicine, la vista si apre sullo stupendo centro storico. Altri tavoli sono disponibili nella piccola sala, nel cortile e nella caratteristica taverna con volte in mattoni. Il ristorante gourmet incanta con la sua passione per l’eccellenza, stupisce con le sue sperimentazioni culinarie, sorprende con voci a menù come “La capasanta che voleva essere gratinata” e “Omaggio a Fabergé”.
Celestiale reinterpretazione della cultura novarese
Vorreste ora assaporare le tipicità del territorio? Raggiungiamo le colline novaresi: diamoci appuntamento al ristorante Al Sorriso, dove una coppia di sposi ha ottenuto una stella Michelin grazie alla sua ricerca di ingredienti locali di prima scelta, utilizzati con sapiente cura e attenzione alla stagionalità.
Angelo e Luisa ci accoglieranno cordiali in un luogo fuori dal tempo, antico e ricco di quiete: saranno lieti di servirci specialità a base di tartufo, l’immancabile risotto Carnaroli, del fassone al Barolo, formaggi delle valli piemontesi e altre bontà.
Un astro della città di Novara
Terminiamo il nostro viaggio da dove lo abbiamo intrapreso. Torniamo a Novara: in Corso Risorgimento c’è Tantris. Portate intriganti alla vista prima ancora che al palato e una selezione di vini che conta oltre seicento etichette sono valse a Tantris una stella Michelin.
Sul menù leggiamo originalità ed equilibrio. Vogliamo provare il calamaro agrodolce servito con infusione di corteccia? Noi per dessert ordineremo senz’altro lo zabaione di Bettelmatt (formaggio prodotto nell’Ossola), nocciola e tartufo scorzone.
Allora, quale ristorante del firmamento culinario novarese ti intriga di più?